Gli strumenti web del tuo business. Ne parliamo con Luca Conti e Luna Cardilli

luna e lucaSul web ormai troviamo ottimi strumenti di comunicazione del business che riescono ad influenzare sempre di più la decisione di acquisto, a condizione però che ci si proponga in modo consapevole e competente. Ne parliamo lunedi 25 marzo, alle 10.30, in un seminario introduttivo gratuito presso il CIDI di Senigallia (info 071/660.78.22).

Intanto, abbiamo chiesto in anteprima ad una delle relatrici Luna Cardilli, blogger e graphic designer, e all’esperto di social media Luca Conti (video) un loro personale parere sullo sviluppo del business attraverso i social network.

Luna perché un imprenditore dovrebbe essere presente sui social network? La prima risposta che mi viene sempre in mente è “perché ci sono le persone”, ma questo non basta. I social network sono dei luoghi virtuali in cui le persone si conoscono, creano, approfondiscono e scambiano contenuti con una velocità e “orizzontalità” mai vista prima; in più, per quanto riguarda le aziende, le persone oggi indagano aspetti che prima erano inaccessibili: chi è l’azienda che mi propone questo prodotto? Cosa dice ai suoi clienti? Come gestisce la comunicazione con il suo pubblico? Un imprenditore dovrebbe essere presente sui social network perché probabilmente i suoi clienti sono già lì e ancora più probabilmente stanno già parlando di lui, dei suoi prodotti, della concorrenza, di quello che vorrebbero e di quello che a loro piace o non piace. In più attraverso i social network possiamo rafforzare l’identità dell’azienda, di un prodotto o di un brand, ma soprattutto possiamo parlare con i nostri clienti attuali, potenziali e futuri e intessere un dialogo bidirezionale.

Quindi è sufficiente essere presenti in rete? No, attenzione. La discriminante di successo non è la sola presenza, ma ad esempio: cosa diciamo, come lo diciamo, quando lo diciamo. Dobbiamo essere in grado di capire cosa vogliono da noi le persone che ci seguono e dare loro non solo uno spiraglio più informale sulla nostra azienda, ma una serie di servizi e contenuti che integrino l’esperienza che l’utente ha con noi. Una dettagliata conoscenza del proprio pubblico è fondamentale, in più a me piace aggiungere un tocco personale: senso dell’avventura, sensibilità, umorismo ed empatia.

Cosa si può fare per utilizzare al meglio questi strumenti? Spesso si parla di social network facendo riferimento a numeri, statistiche, percentuali e via dicendo. Questo approccio è corretto e non va sottovalutato, ma va supportato da una strategia genuina e in linea con quello che noi siamo anche fuori dal web. I social network non sono altro che uno strumento dato in mano alle persone. Chiediamoci: come ci comporteremmo in uno speakers’ corner? I social network non sono poi così tanto diversi da una piazza gremita di gente che ascolta qualcuno con un microfono in mano. La differenza fondamentale è che se qualcuno non vuole più ascoltarti, se ne va alla velocità di un clic. Cerchiamo di capire chi siamo, cosa vogliamo dire, che tipo di dialogo vogliamo instaurare, perché le persone ci ascoltano e cosa si aspettano da noi. Ricordiamoci anche che siamo in un luogo piuttosto informale in cui le persone vanno per divertirsi, per informarsi e non dimentichiamo che alla base c’è una forte componente di voyeurismo.

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