Da qualche anno, a seguito dei tanti episodi di cronaca, in cui emerge l’uso maldestro delle nuove tecnologie digitali (es. smartphone), abbiamo avviato una profonda riflessione che ha visto i soggetti di una rete scolastica (I.T.E.T. “G. Carducci – G. Galilei” di Fermo; I.I.S. “Raffaello” di Urbino; Liceo Scientifico e delle Scienze Umane Laurana_ Baldi Urbino, e I.T.C. “C. Battisti” di Fano) ad intervenire con nuove modalità e differenti approcci educativi.
Si è partiti inizialmente con lo strumento del dialogo (sondaggio) e la discussione con i giovani utilizzatori (ed. 2015- http://wp.me/p2mXvU-b6), partendo dalla sensazione verificata che alla dotazione di apparati digitali, anche di una certa importanza, non era collegata la consapevolezza dell’uso che se ne poteva fare. Inoltre, quello che maggiormente ha destato preoccupazione è stata la diffusa ‘maleducazione digitale’ tra i giovanissimi che spesso ha degenerato in fenomeni di cyberbullismo come il Sexting e il Flaming.
Il primo riguarda il proprio corpo che non è più espressione visibile della propria identità ma uno strumento per conquistare consensi (selfie). Il secondo è una sorta di ‘analfabetismo o disinteresse emotivo’ per come uno veramente si sente, se attaccato, insultato o raggiunto da foto o frasi provocatorie, violente ed imbarazzanti.
In ogni caso, questi due fenomeni, se già riscontrabili nell’età preadolescenziale, sono maggiormente presenti in quella adolescenziale, target-obiettivo del nuovo progetto.
Finalità del progetto
Per favorire negli adolescenti lo sviluppo della consapevolezza del significato di “cittadinanza digitale” e dei comportamenti a rischio, la finalità del progetto è quella di puntare su alcuni approcci didattici più innovativi che utilizzino le tecnologie della comunicazione (es. Video), integrate con Internet e i Social Networks. Solo, infatti, grazie a queste modalità, che utilizzano l’esca del gioco e il confronto tra pari (peer), si potrà promuovere un uso più attivo e costruttivo delle opportunità offerte dalla rete (internet delle cose).
L’approccio didattico del ‘Peer Educator’ applicato alla Media Education.
Il “Peer Educator” in ambito educativo è una persona percepita come “uguale” o “vicina” per caratteristiche anagrafiche, culturali o sociali. Nell’ambiente scolastico il Peer Educator è un allievo di età pari o di non più di quattro anni superiore a quella della persona che riceve uno stimolo educativo.
E’ ampiamente dimostrato dalla letteratura pedagogica, infatti, che gli stimoli offerti agli adolescenti da persone della stessa età o di pochi anni superiori, sono maggiormente recepiti, in quanto attivano più facilmente il meccanismo di assimilazione e imitazione, rispetto agli stimoli offerti da figure reputate più lontane, come le persone che hanno superato l’età adolescenziale e giovanile.
I Peer Educator, nell’ambito del progetto, sono allievi che sceglieranno volontariamente di ricoprire questo ruolo, e che, attraverso il supporto di docenti tutor formati sulla Peer Education, offriranno stimoli educativi ai propri coetanei relativamente alla Media Education.
La Media Education è, invece, quell’attività educativa e didattica volta sviluppare nei giovani un’informazione e una comprensione critica circa la natura e le categorie dei media, le tecniche impiegate dai media per costruire messaggi e produrre significati, i generi e i linguaggi specifici. Negli ultimi anni la Media Education, nata principalmente per educare alla lettura matura dei messaggi offerti dai media tradizionali quali televisione, radio e stampa, è stata oggetto di sviluppo nei suoi contenuti e approcci in conseguenza della crescita esponenziale dell’utilizzo dei Social Media da parte dei giovani.
Le attività di Media Education sono oggi volte principalmente all’educazione e alla didattica rispetto all’uso corretto dei social media e alla consapevolezza delle opportunità e dei rischi connessi alla cittadinanza digitale.
Tempi di realizzazione, fasi e formatori
Il progetto si svolge nel corso di tutto l’anno scolastico 2016/2017 ed interesserà, inizialmente con un questionario, 60 studenti di ogni istituto appartenenti alle classi del biennio.
Parallelamente, verranno scelti 7 Peer educator che verranno formati nel ruolo ed accompagnati nella costruzione del ‘kit didattico’ a supporto delle attività di stimolo che svolgeranno nelle classi inizialmente coinvolte.
Tali Peer (dopo Senior), una volta formati potranno continuare svolgere questa attività con altre classi o coinvolti in altri progetti con approccio Peer.
I Peer Educator saranno seguiti nelle varie fasi da due docenti tutor per Istituto e da professionisti della Peer & Media Education.
Il Progetto è finanziato dalla FONDAZIONE CARIVERONA con l’Assistenza Tecnica del Cescot Ancona.