La Mobilità Amalfitana. Barca, Bus ed Asinello

AndreaCi si domanda cosa o chi identifichi un territorio, per poter essere così amato ed apprezzato, che vada oltre la sua storia, la sua arte e i suoi splendidi panorami: LA SUA GENTE. 

Un territorio orograficamente così difficile e caratterizzato da strade strette e tanto turismo deve necessariamente trovare modi diversi ed efficienti per affrontare la difficile mobilità urbana ed extraurbana della costiera amalfitana.

BUS. Vogliamo parlare dei piccoli bus o dei sightseeing che da Amalfi vanno a Ravello/Scala, oppure a Maiori/Minori/Salerno, oppure a Positano/Sorrento, oppure a Napoli e le isole? La scena ricorrente è quella che ti trovi a fianco di persone del posto e turisti di ogni dove. Nell’arco di una decina di minuti ciascuno sa molte cose di tutti gli altri perché, su questi bus, la privacy è una questione ancora sconosciuta. Si condivide tutto…e anche la canzone napoletana che viene intonata dall’autista perché avverte un certo ‘mortorio‘ a bordo. E allora tutti a cantare, a squarciagola, in napoletano o giapponese, tanto è lo stesso!  Il clima è da gita scolastica e alla fine ci si saluta cordialmente e quasi ci si abbraccia. 

BARCA. Vogliamo parlare delle gite in barca per raggiungere le città vicine, le spiagge riservate o le grotte? Niente di più esilarante è incontrare Andrea (ad Amalfi 90/100 si chiamano così), barcaiolo della Grotta dello Smeraldo, amalfitano, con conoscenza dell’inglese e del giapponese. Lui, a 36 gradi, indossa la ‘maglia della salute‘, di lana e con le maniche lunghe, e la sciarpetta sul collo, perché dice che la grotta è troppo umida. Andrea è un dipendente della cooperativa ma guadagna di più con le mance extra dei traghettati, con i quali più che parlare di grotta, scherza e si prende tutta la possibile confidenza. Ma se ti permetti di fargli una domanda di taglio geologico, lui serio ti risponde che hai sbagliato barca. 

ASINELLO. Vogliamo parlare degli arrivi nelle strutture ricettive sopra Amalfi con questo amabile quadrupede? Se vuoi fare l’esperienza ‘mission impossible’ di salire centinaia di gradini a 36 gradi con i bagagli in mano fino in cima all’albergo, per risparmiarti il bus o il taxi, devi essere molto allenato. La costiera è tutta una arrampicata e questi pacifici vettori arrivano dappertutto; magari prenderlo solo per farti portare i bagagli e scambiare intanto quattro chiacchiere con i simpatici accompagnatori/ciceroni, potrebbe essere già un’ottima idea. 

A PIEDI. Si, alla fine se rimani in paese puoi fare tutto a piedi, magari per esplorare le centinaia di negozietti del centro di Amalfi o per acquistare un pò di dolciumi (consiglio la frutta candita) o un gelato a base di agrumi. Una raccomandazione però! Non vi fate trovare a torso nudo a camminare nel cuore della città, perché vi beccate una clamorosa strigliata dei presentissimi vigili urbani che vi terranno fermi finché non avrete indossata la maglietta. 

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