L’altra sera eravamo da Squisito per un incontro di lavoro con la Rete turistica privata #Reacta (www.reacta.it). Serena e Sergio, i titolari di questo elegante negozio di eno-gastronomia in pieno centro città e componenti della Rete, facevano gli onori di casa.
Ci siamo seduti al tavolo, ma prima di iniziare i lavori ci hanno fatto degustare alcune loro prelibatezze. Ora, se date un’occhiata al sito, dove sono riportate le tipicità del posto, contate ben 292 tipi di salumi, 564 tipi di formaggi, 22 produttori di vini e 328 ricette gastronomiche, oltre al reparto di pani e dolci.
Insomma, a meno che non avete fatto le scuole con le tre firme del giornalismo eno-gastronomico come Luigi Cremona, Paola Santoro o Paolo Pellegrini, quando vi servono gli assaggi è meglio che state zitti e degustate.
Tra l’altro, la proposta di salumi e di vino o birra era accompagnata da un’illustrazione sapiente e dettagliata degli assaggi da parte di Serena. Purtroppo, però, ho notato che gli occhi degli ospiti, davanti a tutto quel ben di Dio, stavano cambiando forma e colore; e, alla stessa stregua di Paperon De Paperoni, che quando guarda i dollari negli occhi si vede riflesso il loro simbolo, negli occhi degli amici e, immagino anche nei miei, si distinguevano chiaramente le fettine di prosciutto e della mortadella.
Il canale uditivo degli astanti era stato sigillato con il silicone per dare spazio a quello visivo e cinestesico; e non si aspettava altro, per educazione, che la narrazione avesse fine, per abbandonarsi totalmente al piacere del gusto.
Più tardi, la discussione è stata molto piacevole e rilassante….. 😉