Torno su quest’argomento trattato qualche giorno fa che trova completamente indifferenti i nostri giornali locali e spero non le Istituzioni.
I nostri turisti appena arrivano in città la prima ‘vetrina’ in cui s’imbattono sono le locandine a fianco dell’edicole: “Prostitute davanti alla chiesa, il parroco insorge” “Delusione d’amore. Il poliziotto s’uccide”…. insomma tra fatti di sangue, alcol, droga e sesso a go-go l’immagine di una città che avrebbe ben altro da raccontare viene ad essere così crudamente rappresentata.
Si dice: e vabbè devono campare anche loro e poi mica possiamo mettere i nostri fattacci sotto il tappeto; perchè dovremmo nasconderci al turista?
Il punto non è questo! Il benvenuto di prim’ordine delle nostre strutture ricettive dovrebbe essere correlato a un’idea di accoglienza più estesa e consapevole e che parte proprio da queste semplici vetrine di carta stampata dei nostri giornali. A questo proposito l’Ente locale dovrebbe pretendere il rispetto dell’ immagine della città che amministra, perchè i suoi problemi non possono essere scagliati sulla faccia del turista ignaro appena mette piede in città.
La domanda è: MA NON CI SONO ALTRI ARGOMENTI, magari un pò più leggeri da spingere il vostro lettore/turista ad acquistare lo stesso il vostro giornale?
In città ci sono decine e decine d’iniziative pubbliche e private, piccoli eventi, feste, sagre, fiere, tornei, balli, ecc ecc. eppure di come la gente passa il tempo e si diverte si sa ben poco; cosa scopre, cosa vive, quali ricordi porta a casa, quali emozioni ha vissuto, chi ha incontrato…
Io vedo la locandina come una piccola finestra sulla città dove si vede come la gente stia vivendo la sua vacanza, raccogliendo e scegliendo le storie più divertenti, originali e curiose da poter dire in un lampo che a Senigallia vale la pena di tornarci.