Il Digital Divide e la Metafora del Cappuccino

Caffè, Latte, Caffèlatte o Cappuccino? La domanda è doverosa per coloro (persone o attività) che vorrebbero essere visibili anche online (caffè-latte) magari un pò spumeggianti (cappuccino) oppure decidere di rimanerne fuori (caffè).

E’ l’ennesimo dilemma scatenato dal digital divide! Ieri vi erano quelli che non avevano il PC e quelli che l’avevano; poi ci sono stati quelli che usavano internet e quelli che sapevano utilizzare solo il programma di scrittura (Word); oggi ci sono quelli che sulla rete ci sanno fare (eccome!) e quelli che sono influenzati dalla moda di stare su FB ma non sanno come muoversi.

Ed è proprio la affermazione emblematica “E oggi cosa pubblico?”, segnale chiaro di ‘sofferenza comunicativa‘ della piccola Impresa, incapace di coniugare insieme la gestione del business e la propria visibilità sulla rete, che ha ispirato il seminario organizzato dalla Confesercenti di Pesaro.

seminario-social-2

Chi si aspettava delle indicazioni  operative di come si potesse gestire una fan page, offrendo sconti e coupon, organizzando eventi o facendo campagne sponsorizzate a target geografici estesi, è rimasto perplesso quando, a monte, si è scontrato con una difficoltà che mai avrebbe ammesso di avere: saper comunicare on-line.

Infatti, la difficoltà nel pubblicare:

Contenuti divertenti/di valore per gli altri

Contenuti che fanno capire chi siamo, come siamo e che cosa ci piace

Contenuti che fanno crescere e stimolare le relazioni

Contenuti che ci realizzino come persone

Contenuti che fanno conoscere il nostro Brand o le Cause che ci interessano

sono la causa di precoci abbandoni e di crescente disaffezione verso il mondo online così complesso da capire.

A questo ci aggiungiamo le paure (T. Oppong):

di non avere talento

di aver esaurito le idee

di essere criticato

di avere idee scontate

che qualcuno l’abbia detto meglio di te

Ma allora, data la situazione quale potrebbe essere la via d’uscita? ossia: “Perchè non provo ad organizzarmi da solo, magari partendo dai fondamentali e tralasciando per il momento i SEO, i SEM,  gli algoritmi di Google e gli Insights di FaceBookAds?”

Ma quale ricetta? Tantissimo esercizio, che da una parte rafforzi la capacità di scrivere dei buoni testi (Titolo scritto maiuscolo, corpo diviso in paragrafi brevi, una foto/video che descrive la situazione, uno o più hastag) e, dall’altra, di scrivere frequentemente (annotare sempre le idee che man mano vengono in mente) e di dare spazio sempre alle emozioni (le foto e i video aiutano molto).

Vita reale e vita digitale (cappuccino) ormai camminano insieme e la pubblicità del futuro poggerà su questa integrazione. Essere bravi nel comunicare il proprio Brand in negozio, o al telefono va a braccetto con la capacità di coinvolgere (engagement) i propri clienti attraverso una semplice fanpage. Il resto verrà da sè. Si salirà naturalmente di visibilità e finalmente con dei veri ‘likes’, rilasciati non per compiacenza ma perchè ce lo siamo veramente meritati.

La strada da percorrere è lunga perchè la scarsità di mezzi economici a disposizione delle piccole attività non consente di affidare a terzi la gestione della propria visibilità online; quindi, c’è da sperare che con la buona volontà e tanta pazienza ci si rimbocchi le maniche e si scopra da soli, magari anche attraverso incontri di ‘accompagnamento’ come quello dell’altra sera, il senso della propria esistenza online.

 

 

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