Quale turismo per Senigallia?

senigallia 1Il sondaggio sulla Tourist Satisfaction, che ha coinvolto 13 alberghi e 200 ospiti estivi della città, nasce per così dire ‘dal basso’, grazie alla sensibilità di alcuni albergatori che vogliono rilanciare il turismo coordinandosi con le altre forze del territorio, Comune in primis.

Tutto è cominciato nel giugno scorso, quando, sulla scia anche di alcuni recentissimi studi – che hanno affrontato il problema dello sviluppo turistico di Senigallia e delle zone interne più da un punto di vista delle strutture ricettive – si è voluto capire più esattamente quale fosse il profilo del turista medio e di sondare il suo gradimento su due contesti distinti ma collegati: la vita in albergo e quella trascorsa in città. La sensazione che ci fosse un divario tra la prima e la seconda è stata confermata dai risultati del sondaggio.

Infatti, se da un lato il turista apprezza moltissimo la stagione degli eventi e delle manifestazioni, dall’altro denuncia un abbassamento della qualità della vita in città in quel periodo. Mobilità, parcheggi, inquinamento acustico e rifiuti sono alcuni elementi ripetutamente chiamati in causa come fonte di disagio e di insofferenza.

Ma è qui che viene la parte più interessante di questa indagine. Il turista, messo in condizione di esprimere liberamente la sua opinione, come ‘amico’ della città ha indicato alcuni correttivi che potrebbero migliorare la situazione e quindi la sua soddisfazione. Ora, somministrare un test una tantum, semplicemente per raccogliere delle lamentele e non fare nulla per migliorare, non fa parte della nostra filosofia del  miglioramento continuo. Di qui si rende necessario, grazie all’apporto di gruppi di miglioramento misti pubblico/privati,  costruire nuove modalità di collaborazione utili a farci arrivare all’estate 2014 in condizioni migliori del 2013.

Invece, sul fronte alberghiero ben diverse sono le questione rilevate. Benchè l’indagine abbia riguardato solo tredici strutture, ad eccezione di alcuni alberghi, si è riscontrato una segmentazione debole del mercato con conseguente scarsa possibilità di sviluppo. L’atteggiamento “adattivo” della Impresa turistica (il cliente cerca me), lo scarso orientamento al mercato estero e alla de-stagionalizzazione, la poca propensione alle attività di promozione e di comunicazione, l’assenza di tendenza a fare networking tra le imprese e altri soggetti del territorio (es. Ente pubblico), la scarsa integrazione tra media tradizionali e web, rappresentano alcuni ‘freni’ al rilancio turistico della strutture ricettive cittadine e dell’interno.

Ma quale turismo per Senigallia? Il superato turismo di massa o il complesso turismo di nicchia? Crediamo, in definitiva, di condividere quello delle quattro ‘L’: Leisure, che sintetizza il turismo del tempo libero in una prospettiva evoluta del divertimento; Landscape, che identifica il turismo di paesaggio, ovvero l’attenzione per la dimensione naturale e paesaggistica del territorio; Learning, che rappresenta il turismo dell’apprendimento e della scoperta delle tradizioni, della storia e della cultura del luogo in tutte le sue espressioni; Limit, che sintetizza la consapevolezza e l’accettazione del limite alla fruizione dei luoghi per garantirne e preservarne le risorse nel medio-lungo periodo.

Ma, di tutto questo e degli obiettivi che ci prefiggiamo per il 2014 parleremo più diffusamente in una conferenza stampa prevista per la prossima settimana. 

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