La famiglia Ferrigno gestisce l’albergo Zi’Ntonio, a Scala, vicino Ravello, da tantissimo tempo e, negli anni sessanta, ero già loro ospite.
Una famiglia che ha fatto dell’ospitalità la sua ragione di vita e di lavoro tanto da potervi immaginare con facilità l’immagine della pentola con l’acqua sempre calda che non va mai in ebollizione né tanto meno si raffredda, ma quello che cambia è l’ospite che, come la pasta, dopo un pò diventa morbido.
Oggi Michele, il titolare, Marinella la sorella, la mamma Lucia (95 anni), Zia Maria, e i figli, tutti grandi, gestiscono quest’albergo, che, con il tempo, è cresciuto moltissimo in dimensione e servizi, rimanendo, comunque, immutabile questa calda accoglienza e l’atteggiamento anticipatorio di ogni tua svariata esigenza.
In questo albergo, non lontano da località probabilmente più conosciute come Amalfi e Ravello, si respira un’aria internazionale perché trovate prevalentemente persone di altri paesi che vi arrivano anche grazie ad un particolare servizio che l’Hotel offre.
Si tratta dell’Agenzia ATG-OXFORD. The Best way to see a country is on foot! (http://www.atg-oxford.co.uk/) Come funziona. Stefano, un giovanotto della famiglia, dalla parlantina inglese svelta e coinvolgente, accoglie turisti che vengono da tutte le parti del mondo e che sono inviati da questa Agenzia. Lui, in pratica, stabilisce gli itinerari in bici o a piedi e accompagna questa persone, dopo che le ha preventivamente informate e coinvolte, nei percorsi da fare. Si tratta di una ‘proposta di valore’ di alto livello perché questo tipo di turista non è del tipo sand, sea and sun, essendo abituato ed orientato a conoscere le meraviglie dei posti che va ad esplorare. E la costiera amalfitana ne ha ben donde!
Naturalmente, il suo hotel è in rete con altre strutture ricettive, tutte di ottimo livello, che accoglieranno i turisti nel loro percorso a tappe e che dovranno meritarsi il ‘giudizio di eccellenza’ che gli stessi turisti, alla fine del tour, saranno invitati ad esprimere.
L’insegnamento dei Ferrigno è duplice: come si fa turismo internazionale, intercettando e rispondendo ad esigenze molto precise; e, soprattutto, come una struttura ricettiva possa tessere reti di qualità a legami forti con le altre risorse del territorio.