La Vacanza Salutare

Proposta di valore per destinazioni turistiche che combinano la sicurezza del soggiorno con altri valori, quali l‘accoglienza, la natura, la cultura e la creatività. A questo proposito si riportano i link che si riferiscono a due articoli presenti su Vivere Senigallia ed un video tutorial

I Turismi post-emergenza. La Vacanza Salutare

https://vivere.biz/bjAm

Nuovi Modelli di Business. La Vacanza Salutare

https://vivere.biz/bktm

Video tutorial (13 min)

La Vacanza Salutare
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La Foglia Resistente

Buongiorno gente, stamattina ho scritto una lettera dedicata a voi amici resilienti….

Le foglie ci insegnano a non rimanere attaccati fino allo stremo delle nostre forze a situazioni dolorose o, allo stesso modo, a quelle piacevoli. Da esse possiamo imparare a lasciarci andare cullati dal vento, dolcemente in caduta. [Michele Mezzanotte, alles ist Blatt, in Foglie]”

Caro/a Amico/a Mio/a,

nelle nostre frequenti e recenti conversazioni ci siamo soffermati sul fatto che gli individui dispongono di molte risorse interiori per poter ‘resistere’ ad eventi così drammatici, come può essere la perdita del lavoro, di un proprio caro, una separazione dalla famiglia, una malattia o un evento catastrofico come un terremoto, un’alluvione o un coronavirus.

Pietro Trabucchi, uno scrittore di cui ho recentemente letto un libro sulla resilienza, sostiene che sono quattro i fattori che indeboliscono le nostre risorse interiori fino ad annullarle: quello che condiziona continuamente la nostra volontà al fine di trasformarci in buoni consumatori; quello che propone un’immagine dell’uomo fragile ed incapace di affrontare le difficoltà al fine di favorire la ricerca di appoggi esterni (siamo pieni di farmaci, numeri verdi e sportelli di aiuto); la continua distrazione dalle cose reali ed autentiche da parte dei mezzi digitali (es smartphone); la svalutazione o la ‘disconferma’ costante dell’impegno personale nel raggiungimento dei suoi obiettivi.

Dunque, dicevo che a seguito di un evento profondamente nefasto per la nostra esistenza, se non possediamo quelle sufficienti risorse interiori, debilitate anche da quei fattori prima citati, dovremo allora capire come imparare l’arte di risalire sulla barca rovesciata senza perdere mai la speranza di continuare a lottare contro le avversità.

Come fare! come la foglia che cerca di resistere strenuamente sul ramo, giocando al “dottore voglio tornare come prima, non voglio cedere, non posso morire”? oppure essere disposti a lasciar andare la vita che abbiamo pianificato, in modo da vivere la vita che ci sta aspettando in modo diverso?

La catastrofe del Coronavirus è stata vista fin dall’inizio come una grande emergenza che prima poi finirà, così da poter tornare ad abbracciarci per le strade e nelle piazze, nei negozi e nei centri commerciali tornando a fare le stesse cose che facevamo prima. Lo stress da quarantena vissuto per diverse settimane, ciascuno nelle proprie case, si dissolverà e tutto ricomincerà come prima anche se inizialmente dovremo aggiungervi nuove mille difficoltà per riprendere quello che abbiamo perso in termini di benessere e di comodità.

No, caro/a Amico/a, questo non è accettabile! Altro che resilienza, questo è uno ‘stare’ un ‘resistere’, come la foglia resiste sul ramo, che non ci darebbe la possibilità di riprenderci quella nuova energia interiore necessaria a far ripartire la nuova macchina dal motore ‘pulito’ e vivere la nuova vita che ci sta aspettando.

Amico/a mio/a, sono preoccupato, perché non vedo segnali di consapevolezza di come dovremo cambiare, nonostante tutti abbiamo capito che siamo saliti tutti sulla stessa barca ed insieme dobbiamo remare, ma intimamente ci diciamo che presto tutta questa fatica finirà.

Spero di vederti presto, ho bisogno di sentire il tuo consiglio.

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Animare con Powtoon

Ho sempre trovato molto utile ed efficace poter realizzare video di animazione per informare e formare le persone su determinati argomenti. Conobbi la piattaforma Powtoon qualche anno fa e l’ho sempre utilizzata nella versione gratuita. La considero una vera alternativa al Power Point perchè da un punto di vista dell’animazione grafica è veramente molto ricca di risorse.

Anche in questa emergenza COVID-19 l’ho potuta utilizzare producendo tre ‘educational’ che parlano di alcuni comportamenti da adottare durante l’epidemia. Il primo riguarda il trattamento e la gestione dei rifiuti da parte dei cittadini; il secondo, su come affrontare uno stress prolungato quando ci sono simili emergenze; il terzo, alcuni consigli per i genitori su come gestire i figli in caso di separazione da essi per motivi di ricovero ospedaliero o di quarantena domiciliare obbligatoria.

I tre video sono stati caricati sulla piattaforma You-Tube:

Gestione e trattamento rifiuti
Stress da Emergenza
Guida per i genitori

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G E N E R A T I V I T A’ 2 0 2 0

E’ mio costume, da qualche anno a questa parte, intitolare l’anno che verrà con una parola che è la sintesi di letture, confronti ed esperienze vissute nell’anno precedente, ma anche un impegno personale per il 2020.

La parola per il 2020 è ‘GENERATIVITA’ nel senso ‘biologico’, ‘sociale’ ed ‘ambientale’. E’ una parola complessa la cui spiegazione approfondita la rimando al testo di Magatti e Giaccardi Generativi di tutto il mondo, unitevi! Manifesto per la società dei liberi ”.

Qui mi limito a dire due cose. Sulla generatività biologica, ossia la volontà e la possibilità di mettere al mondo dei figli, la situazione è allarmante. Da una recentissima indagine risulta che le Marche nel periodo 2013-2017 si collocano al secondo posto per calo delle nascite (-15%), precedute nel record negativo solo dall’Umbria (-17%). Le istituzioni nazionali e regionali cercano di correre ai ripari con contributi di vario tipo ma credo che questo aiuterà poco la crescita vera della natalità la cui spinta non potrà che arrivare da un cambiamento epocale di mentalità.

La seconda, sinteticamente rappresentata dalle slides che seguono, è che le nostre città hanno bisogno di cambiamenti veloci, sostenibili ed innovativi dove i servizi siano accoglienti, efficienti e flessibili soprattutto per le categorie sociali meno fortunate. Per far sì che questo accada c’è bisogno di dare spazio ed evidenza a persone, di ogni età, che mettano a disposizione le loro competenze, le loro passioni e le loro esperienze. Il progresso sociale ed ambientale vero potrà venire anche grazie al ‘carisma’ di queste persone che, in maniera gratuita e disinteressata, lavorino a braccetto con le Istituzioni ancora disattente alla partecipazione ed al contributo della società civile.

UN GRANDE AUGURIO PER IL 2020 😄

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Bìfore. Vite parallele di uomini ed animali

Giovedì 12 dicembre, alle 18,30, al palazzetto Baviera di Senigallia è stato presentato Bìfore, libro di racconti di Alberto Di Capua ed edito da Ventura Edizioni. Presente con l’autore Leonardo Badioli.

Perchè Bìfore?
Le Bìfore sono finestre di epoca medievale, con due aperture divise in verticale da una colonnina su cui poggiano due archi. Le bìfore hanno ispirato questo libro di racconti a ‘due ante’ che cercano di spiegare, prendendo in prestito alcune situazioni che si verificano in natura, in ambiente acquatico o terrestre, quello che accade tra gli esseri umani. Quindi, da una parte c’è la metafora e, dall’altra, la situazione reale collegata.

Quanti racconti sono contenuti nel libro?
Sono tre. Il primo ha per titolo “Condi_vivere”, il secondo “La luce artificiale del Potere”, e il terzo “Uscire dal guscio”. In tutti e tre i casi ci sono situazioni di sofferenza, di disagio e di ribellione che talvolta hanno un lieto fine oppure rimangono irrisolte. Bìfore è, in definitiva, un libro positivo perché indica dei percorsi di miglioramento e di recupero, oppure vie di uscita, anche in extremis, da situazioni problematiche.

Bìfore ha qualcosa in comune con l’autore?
Il suo vissuto ne è il principale ispiratore. In effetti, si tratta di situazioni di vita di questi ultimi vent’anni ma che hanno collegamenti profondi con la mia formazione e le esperienze giovanili del periodo vissuto a Napoli (1958-1986)

Quali sono queste situazioni di cui fai cenno?
Situazioni di sofferenza in un contesto dove imperano l’indifferenza, l’inaccoglienza e la superficialità. Mi riferisco, in particolare, all’età dell’adolescenza, alle difficoltà di chi perde il lavoro e alle problematicità derivanti dal vivere insieme in famiglia e nella comunità civile. Tutti argomenti di grande attualità che periodicamente ciascuno di noi si trova ad affrontare tra mille difficoltà.

Perché il continuo uso della metafora?
Innanzitutto, credo che la metafora in generale ci aiuti a capire meglio l’esperienza reale; inoltre, quello che mi affascinano sono alcuni comportamenti animali che aiutano a capire quanto per certi aspetti noi uomini gli somigliamo. In questa trilogia parlo di ‘paguri’, ‘falene’ e ‘gamberetti’. Curiosi no?

Puoi leggerci un breve passo del libro che descrive per esempio ‘l’imitazione’?
Si tratta di un passaggio tratto dal secondo racconto “La luce artificiale del Potere”: “Antonia aveva una profonda convinzione, secondo la quale la società poteva progredire anche grazie al carisma delle persone che, dopo aver generato soluzioni per taluni bisogni insoddisfatti, sarebbero state ‘imitate’ poi dalle istituzioni. Il problema, che però sentiva opprimente, consisteva in quello che lei definiva ‘incapacità d’imitazione’ del carisma da parte dell’istituzione; ossia, nata l’innovazione, l’istituzione era spesso incapace di imitarla stabilmente, finendo così nell’abbandonarla a se stessa

Quali sono le parole chiave di questa trilogia?
Ce ne sono diverse come ‘ostinazione’ e ‘insofferenza’ che spingono verso cambiamenti significativi, ma anche ‘cooperazione’ e ‘imitazione’ che invece indicano la strada verso il progresso e lo sviluppo sociale.

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