La Tavola Rotonda sulle Reti Turistiche

13350316_10208660480981936_3470167968461543246_o (2)Il fiore scelto per l’Evento del 11 giugno a Corinaldo sulle Reti turistiche è stato il Tarassaco. Il Tarassaco o dente di leone o ‘soffione’ è un’erbacea perenne che cresce spontanea, molto diffusa nei campi e nota nella cultura popolare per le sue proprietà e in cucina. Dal greco taraxachè = turbamento, da tarasso = agito, rimescolo, scompiglio e da akos = rimedio, per significare le proprietà rilassanti.

In effetti, il significato etimologico spiega bene ciò che si osserva oggi sul fronte delle reti d’impresa in ambito turistico (scompiglio/rimedio).

Nel servizio di Vivere Senigallia (http://vivere.biz/axDL) vengono spiegate le ragioni e gli obiettivi di questa Tavola Rotonda che ha coinvolto tutti i Sindaci delle Valli e del Misa e del Nevola, i Presidenti e Direttori di Associazioni, Consorzi, Cooperative del medesimo territorio.

L’indirizzo che è stato dato al dibattito è stato quello di capire che cosa oggi fosse necessario per costruire un rete turistica locale o comprensoriale (interno/costa) duratura e portatrice di effetti positivi sull’esperienza emozionale dei turisti che visitano i territori, e per gli operatori medesimi in termini di crescita di fatturato. Nel video stimolo, mostrato all’inizio, si individuano alcuni elementi che possono favorire la nascita e la crescita di nuove aggregazioni pubblico/private.

Quale prospettiva dopo l’Evento?

Le 500 TRIBU’. DALLA MASSA ALLE NICCHIE

Giancarlo Dall’Ara scrive:

« mentre ci si preoccupava del segmento della terza età o di quello delle famiglie con bambini, dei tedeschi […] oppure del turismo culturale o di quello sportivo, non ci si è accorti che quegli approcci non rispondevano più a quanto stava accadendo nel mercato »

LA NASCITA DI NUOVE TRIBU’ DI POTENZIALI TURISTI.

La frammentazione del mercato in nicchie pare essere anche più congeniale alla capacità commerciale delle microimprese marchigiane, meglio se in rete, perché le nicchie sono più facilmente gestibili e destagionalizzabili, non richiedono alle destinazioni e alle imprese investimenti ‘fuori scala’, possono essere accolte e ospitate anche in strutture di piccole e piccolissime dimensioni e possono essere contattate senza il ricorso a intermediari.

Il futuro del turismo è questo! Almeno lo è per le Marche….

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